Tesi vincitrice

Anna Franchi

"Anna Franchi - Giornalista e scrittrice"    
Giornalista, polemista, emancipazionista, critica d'arte, drammaturga, autrice di ben cinquantotto libri, Anna Franchi è stata una delle figure di primo piano nel panorama storico italiano dell'Ottocento e del primo Novecento.

Nacque a Livorno il 15 gennaio 1867 da una famiglia borghese, e morì nella sua casa di Milano il 29 novembre 1954. Educata in un ambiente di tradizioni mazziniane, imparò ad amare gli eroi e gli ideali del Risorgimento Nazionale, che furono alla base del suo pensiero politico. Nel 1896, dopo anni di tradimenti e violenze, riuscì a separarsi dal marito Ettore Martini, un violinista, accanito giocatore d’azzardo. Le gravi conseguenze legate all’impossibilità di ottenere l’autorizzazione maritale che il codice civile imponeva alle donne sposate per amministrare o vendere i loro beni, la convinsero della necessità di introdurre il divorzio in Italia. D’idee molto avanzate, forse troppo per essere recepite dalla società arretrata e conservatrice di quel periodo, reclamò per tutta la sua esistenza la concessione dei diritti civili e politici alle donne italiane. In continuo contrasto con la stampa cattolica, intervenne anche sulla lacerante questione dell’insegnamento della religione e sulla laicità della scuola.

A Firenze si impegnò a favore delle donne nell’ambito della sinistra democratica, promuovendo e dirigendo insieme a Ernesta Bittanti, la Lega femminile che aderì alla Camera del Lavoro e poi la Lega toscana per gli interessi femminili. Durante l’agitazione delle Trecciaiole (1896-97), venne eletta nella commissione di propaganda della Camera del Lavoro. Nel 1900 fu la prima donna italiana a iscriversi all’Associazione lombarda dei giornalisti. La fusione tra vita privata e dimensione pubblica raggiunse la sua massima espressione nel 1902, l’anno in cui Agostino Berenini e Alberto Borciani, entrambi deputati socialisti e massoni, avanzarono una proposta di legge sul divorzio. Proprio su questo tema la Franchi pubblicò per la casa editrice Nerbini il pamphlet Il divorzio e la donna e per la Sandron, il romanzo autobiografico Avanti il divorzio, che suscitò uno scandalo tale da oltrepassare i confini del Paese.

A partire dal 1912 si avvicinò alla massoneria femminile e nel 1914 fondò a Milano la loggia Foemina Superior. Scoppiata la prima guerra mondiale, si appassionò alle posizioni interventiste di Filippo Corridoni e dopo la morte al fronte del figlio Gino, nel 1917 decise di fondare la Lega di assistenza tra le madri dei caduti per aiutare le donne rimaste senza mezzi. Durante il ventennio fascista, Anna fu costretta ad abbandonare il giornalismo battagliero e per mantenersi, a scrivere racconti per bambini, romanzi, tra cui La mia vita del 1940, e a dare consigli di bellezza sulle riviste femminili. Diresse anche L’Appello, organo dei valdesi, e svolse un ruolo chiave durante la Resistenza. Terminata la guerra, la Franchi riprese la sua attività nel Partito socialista e nel 1946, quando le donne ottennero il diritto di voto, scrisse Cose d’ieri dette alle donne d’oggi, per rivendicare alle socialiste della sua generazione, il merito di aver posto le basi ad una conquista tanto importante.

 

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